Bibliomanie

Dai fiordi scandinavi alle selve boeme: Nation building attraverso la musica
di , numero 52, dicembre 2021, Note e Riflessioni

Dai fiordi scandinavi alle selve boeme: <em>Nation building</em> attraverso la musica

“Ora siamo tre fratelli uniti/ e così deve restare!”. Fratelli un po’ coltelli erano stati a lungo i tre Stati scandinavi: Danimarca, Svezia e Norvegia, legati da affinità linguistiche e religiose ma divisi da faide dinastiche, interessi economici e alleanze internazionali. Nel 1868, quando il futuro premio Nobel Bjørnstjerne Bjørnson incluse quel distico beneaugurante nell’inno nazionale norvegese Ja, vi elsker dette landet (Sì, noi amiamo questo paese), le note esistevano già da quattro anni; le aveva composte, in severo stile di corale luterano, suo cugino Rikard Nordraak. Per il giovane Rikard, ardente patriota norvegese, la costruzione di un’identità nazionale passava anche dall’acculturazione del patrimonio musicale popolare in risposta alla soffocante egemonia di sinfonismo e camerismo tedesco, melodramma italiano e grand opéra francese: ideale romantico allora declinato in vari accenti dalla Spagna alla Mitteleuropa e dai Balcani alla Russia. Prima di morire ventiquattrenne in un sanatorio di quella Berlino dove aveva affinato la propria tecnica musicale, Nordraak riuscì a ... continua a leggere

tag: , , , ,

torna su

La “nuova melodia”: il fenomeno della musica neomelodica negli anni Ottanta
di , numero 50, dicembre 2020, Saggi e Studi

La “nuova melodia”: il fenomeno della musica neomelodica negli anni Ottanta

La canzone è una forma di comunicazione che riflette e influenza il contesto sociale nel quale viene prodotta, può contribuire alla formazione di identità individuali e collettive talvolta in contrapposizione; produce consapevolezza, appartenenza, socializzazione e meccanismi profondi di identificazione. Per lungo tempo una certa tipologia di musica non è stata considerata dagli storici, soprattutto quella popolare ha scontato pregiudizi dovuti alla natura della fonte, ma non sono mancate eccezioni. Oggi è più chiara la necessità di lavorare sulla musica per l’importanza che riveste nella vita delle persone e nella costruzione dell’identità individuale e collettiva. Il senso comune storico, che la forma canzone può determinare in una comunità e il suo uso come mezzo d’identificazione sociale, è riscontrabile nella musica neomelodica. La sovrapposizione di piani semantici diversi, l’analisi dei testi, della musica e dell’ambiente in cui il genere si sviluppa, restituisce il quadro di un periodo storico e i cambiamenti sociali che influenzano anche la produzione artistica. Il genere... continua a leggere

tag: , ,

torna su

Nobody and Soul. Polifonie sonore nei romanzi degli anni ‘80
di , numero 50, dicembre 2020, Saggi e Studi

<em>Nobody and Soul</em>. Polifonie sonore nei romanzi degli anni ‘80

Chi argomenta procedendo per suggestioni afferma che gli anni ’80, per gli appassionati di musica, iniziano con l’omicidio di John Lennon da parte del venticinquenne Mark David Chapman, un suo fan, che gli spara davanti al Dakota Building (New York), dove Lennon risiede assieme alla moglie Yoko Ono, l’8 dicembre dell’anno Zero del decennio. Si può dire, «ecco il devoto fanatico che uccide il suo idolo», e proseguire su questa via, ma si può anche leggerlo, quest’omicidio, in termini di pensieri e parole, di punti di vista reali, quelli dell’assassino e della vittima che si confrontano in uno spazio pubblico già “global” come New York. Il morto, John Lennon, da ex Beatle, ha scritto con Yoko Ono Imagine e Happy Xmas (War Is Over): entrambe nel 1971, sono rispettivamente una ballad e un folk morbidi, semplici e rotondi come la Colomba della pace di Picasso (1949) e facili, fra il resto, da cantare in coro. Il linguaggio delle due canzoni è tutto al “noi”, identifica il mondo in termini collettivi: l’umanità è sempre comunità, tanto nell’utopia futura q... continua a leggere

tag: , , , ,

torna su