Cosa distingue l’uomo dall’animale? La storia ci insegna che l’umano ha una dignità prodotta dall’uso della ragione, e per questo, l’animale-uomo si è appropriato, nella notte dei tempi, del potere sugli animali, li ha addomesticati, schiavizzati, ma anche mitizzati o caricati di significati negativi. L’etologia ci ha invece sempre più indicato vie alternative: una comunanza […] continua a leggere
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Fin da tempi molto antichi racconti mitologici e leggende comprendevano ampie descrizioni ed accurate raffigurazioni visive di mostri e mostruosità animali, alla cui genesi venivano comunemente associate cause metafisiche o simboliche, quali rappresentazioni di manifestazioni demoniache o incarnazioni divine. Sull’origine delle ‘difformità’- altrimenti definite ‘mostruosità – umane ed animali è solamente intorno al XVI secolo […] continua a leggere
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1. Due piccole premesse Una delle sfide più delicate e controverse che scaturiscono dalla nostra relazione con gli animali riguarda l’esercizio della giustizia, ovvero le modalità, gli strumenti e i limiti dei nostri interventi per garantire il rispetto delle loro vite, impedendo (o riducendo) abusi e maltrattamenti. Prima di sviluppare l’argomento nelle prossime pagine sono […] continua a leggere
tag: animali, giustizia, legislazione, protezione
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1. Alcune indicazioni per iniziare Nel romanzo vittoriano per l’infanzia The Water-Babies dello scrittore inglese Charles Kingsley (1819-1875), edito per la prima volta a puntate tra il 1862 e il 1863, si trova la seguente riflessione: «Did not learned men, too, hold, till within the last twenty-five years, that a flying dragon was an impossible […] continua a leggere
tag: animali fantastici, draghi, fantasy, infanzia, letteratura
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Perché raccontare il mondo animale Per una serie di circostanze nei primi decenni del XVI secolo Bologna fu teatro di eventi di enorme risonanza che coinvolsero personaggi e istituzioni sovranazionali e che interessarono più o meno direttamente non solo la gran parte dei paesi europei, ma anche i vasti quadranti delle terre d’Oltreoceano da poco […] continua a leggere
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Le «Poesie con animali» di Toti Scialoja nascono per divertire i nipoti del poeta, ma perdurano diventando «ilari esorcismi» contro le paure della vita. Gli studi su questa figura straordinaria, qui passati in rassegna, ne seguono la metamorfosi lungo tutta la sua produzione. Sulle tracce degli animali, si può così osservare l’evoluzione del nonsense, dalle poesie per l’infanzia sino «Nel territorio della non consolazione». continua a leggere
tag: #animali, #poesia, #TotiScialoja
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La Seconde Guerre mondiale a fait naître de nombreuses œuvres littéraires, accordant une place importante au sort des individus et aux comportements qu’ils devaient adopter afin d’essayer de survivre à cette période sombre de l’Histoire. Face à la violence de la guerre, les frontières de l’humanité se voient repoussées. L’homme se retrouve confronté à sa propre bestialité ainsi qu’à celle des autres, comme le montre le poète et dessinateur polonais Krzysztof Kamil Baczyński (1921-1944), mort tragiquement et prématurément pendant la guerre, et dont nous proposons d’étudier l’œuvre lyrique et plastique sous l’angle de l’animalité.
Sous la plume et le pinceau de Baczyński, la notion d’animalité ne renvoie pas seulement à l’humanité malmenée de l’homme face aux situations extrêmes qu’engendre la guerre. Baczyński a un rapport infiniment plus complexe avec les animaux. Cet article entend donc expliquer les différentes modalités de la présence animale au sein de son œuvre. continua a leggere
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Questo saggio intende focalizzarsi sulla rappresentazione delle figure animali nel Processo animale della dominazione umana davanti al re dei ǧinn dei Fratelli della Purezza (IX-X sec.). Partendo dalla tassonomia del regno animale nella favola, si illustrano i criteri in base ai quali gli animali vengono suddivisi in sette gruppi a seconda dell’elemento in cui vivono, del loro modo di spostarsi e della loro alimentazione, mettendo in evidenza il ruolo perturbatore/strutturante dell’uomo in questa classificazione biologica iniziale. Tali criteri vanno considerati alla luce delle conoscenze dell’epoca e dell’ideologia degli autori (Ismailiti Settimani). Si analizzano poi le rappresentazioni dei re di ogni comunità animale, cercando di interpretare la scelta di un bestiario in parte mitologico. Infine, si esamina la categoria eterogenea dei delegati animali inviati al processo, spaziando tra il dato naturalistico e la valenza simbolica. continua a leggere
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Come suggerito dal titolo – Il cinghiale che uccise Liberty Valance –, uno dei protagonisti del primo romanzo di Giordano Meacci è un cinghiale, di nome Apperbohr. Una notte, l’animale riceve miracolosamente la facoltà di comprendere il linguaggio umano. Così, osservando gli abitanti di Corsignano, un immaginario paese in provincia di Lucca, impara da loro la lingua e acquista coscienza di sé. Quest’articolo studia la rappresentazione dell’Umwelt di Apperbohr nel romanzo. In un primo tempo vengono evidenziate le scelte stilistiche di Meacci per creare un punto di vista cinghialese. In un secondo tempo si analizzano le trasformazioni indotte nel cinghiale dall’acquisizione della lingua umana e quindi di nuovi concetti, in particolare quello lineare del tempo. continua a leggere
tag: animalité, cinghiale, Giordano Meacci, instinct, Liberty Valence, nature
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En 1971, Pierre Granier-Deferre adapte au cinéma le roman de Georges Simenon, paru en 1967. Un film à l'ambiance lourde, un huis clos dans lequel un couple de retraités, les Bouin, se déchirent. Dans la guerre froide qui les oppose, entre silences louches et joutes verbales mordantes, le point de rupture est atteint lorsqu'ils s'attaquent mutuellement aux animaux de compagnie. Julien soupçonne Clémence d'avoir empoisonné son chat. Dès lors s’installe une atmosphère pesante, teintée de suspicion, chacun observant l’autre comme s’il était coupable. Mais coupable de quoi ? Tuer l'animal ? De laisser leur amour conjugal se gâcher ? Le couple est les personnages principaux du film, ainsi que l'animal félin autour duquel se construit toute la tension. Le chat occupe une place à part dans le film, jouant le rôle d'un acteur autour duquel se développe toute l'animosité entre Julien et Clémence. Comment se situe-t-il par rapport aux personnages ? Quelle est sa place dans le récit cinématographique ? Nous examinerons ses fonctions et ses enjeux, d'abord par rapport au couple puis par rapport à l'intrigue. continua a leggere
tag: film, Le Chat, le félin, Pierre Granier-Deferre, Simenon
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Depuis l’art pariétal jusqu’aux installations contemporaines, en passant par les mémentos- mori de la peinture classique et moderne, l’angoisse humaine face aux affres de l’existence est un thème central de bon nombre d’œuvres mettant en scène la figure de la bête pour incarner cette violence inhérente à l’être, si bien qu’il serait fécond d’étudier l’expression artistique de la brutalité de la condition humaine et l’angoisse qui en découle à travers les représentations que subit l’image de l’animal. D’ailleurs, omniprésente dans la production artistique de tous les peuples et les civilisations, la figure de la bête est un miroir aux mille facettes reflétant, par anamorphose, la vérité aussi composite que contradictoire de l’être humain, car derrière l’animal, derrière son nom et son image, c’est bien de l’homme dont il s’agit: l’homme, bête sanguinaire qui n’hésite pas à massacrer ses semblables et à saccager le monde, l’homme, bête fragile prise dans les serres d’une existence inexorable où son sort ne diffère guère de celui d’une proie désarmée.
C’est dans ce continua a leggere
tag: angoisse, animalité, humaine, Zoomorphes
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Il contributo percorre i convegni dedicati alla guerra rivoluzionaria ed alla conseguente controinsorgenza, cercando di individuare quegli elementi di continuità che permettono a questa impostazione della lotta al comunismo, in particolare, in Italia di passare da una fase teorica ad una pratica. Un’evoluzione che accompagna la definizione di un conflitto permanente contro quelle forze considerate espressione diretta del comunismo internazionale da perseguire in forme parallele, anche al di fuori della legalità repubblicana, ma in ogni caso attraverso un condizionamento dell’opinione pubblica. La chiave ricostruttiva si basa sull’ipotesi che la strategia della tensione ha una delle sue origini in un dibattito che non fu solo teorico. Il periodo di riferimento sono soprattutto gli anni Sessanta, quelli della grande trasformazione e della successiva crisi, all’interno dei quali si definiscono scenari e si attuano azioni per il contenimento dell’avanzata politica dei partiti di sinistra in Italia. continua a leggere
tag: anni 60, anticomunismo, convegni, Italia, strategia della tensione, Suzanne Labin
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A Bologna, in Via Galliera, la casa chiamata Delle Tuate è legata in modo parzialmente enigmatico al crollo del potere dei Bentivoglio nella città: due capitelli dell'elegante portico infatti propongono una complessa esaltazione di Giovanni II Bentivoglio, il cui profilo in marmo appare chiaramente provenire dalla rapida Domus Magna dei Signori di Bologna; l'origine del successivo capitello che glorifica Giovanni come Augusto di Bologna è identica.
È ancora difficile comprendere il significato di questo omaggio ai Bentivoglio nel periodo del dominio papale, quando leggi molto severe proibivano qualsiasi ricordo pubblico dell'antica signoria: questo saggio cerca di rispondere a queste domande sulla base di una nuova analisi del materiale lapideo e alla luce di poche prove d'archivio. continua a leggere
tag: fall of the Bentivoglio, loyalty towards the Bentivoglios, Renaissance epigraphy, Tuate House
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Il presente articolo ha come obiettivo quello di analizzare il processo di rimediazione dei giornali tradizionali all’interno dei podcast. Questi, a partire dal 2013, stanno allargando il proprio pubblico, con un notevole apprezzamento per i contenuti giornalistici e informativi. A fronte dei continui e fruttuosi investimenti delle redazioni nel mercato dell’audio, è stata fatta un’analisi dei maggiori aspetti di crisi del giornalismo odierno, con l’intento di capire se e come tale rimediazione stia aiutando l’informazione a uscire dalla crisi in cui versa dagli anni Novanta e a portarne a termine l’ingresso nell’ambiente digitale. continua a leggere
tag: ambiente digitale, digital environment, giornali, journals, Podcast, pubblico Podcasts, public, remediation, rimediazione
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Il saggio analizza attraverso una serie di fonti a stampa, manoscritte e d’archivio il dibattito sulle demolizioni di edifici storici nella Roma post-unitaria. In particolare, vengono esaminati interventi dell’archeologo Rodolfo Lanciani, del geografo Filippo Porena, dello storico dell’arte Domenico Gnoli, del fotografo Francesco Adriano De Bonis e dello scrittore Diego Angeli, nonché alcuni articoli pubblicati sui giornali “La Capitale”, “Il Popolo Romano” e “La Voce della Verità”. continua a leggere
tag: architettura, demolizioni, Roma, urbanistica
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Attraverso l’analisi delle fonti normative cittadine emiliano-romagnole redatte tra XIII e XV secolo, l’articolo evidenzia il ruolo essenziale che gli animali ricoprivano all’interno delle comunità nell’alimentazione, nel trasporto di merci e persone, nella celebrazione di feste, nell’economia cittadina mediante il pagamento di multe e gabelle, e nella salvaguardia dell’igiene pubblica. In particolar modo, si assiste nel corso dei secoli a un progressivo controllo dell’autorità sul mondo animale. Tale atteggiamento potrebbe essere messo in relazione al crescente sviluppo dei comuni dell’Italia centro-settentrionale nel corso del basso medioevo e a un possibile cambio di mentalità verso un orientamento antropocentrico e di controllo su tutta la natura. continua a leggere
tag: animali, Animals, Authority, Autorità, Basso Medioevo, Emilia-Romagna, Late Middle Ages, Statutes, Statuti
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«Una volta Zhuāngzĭ sognò di essere una farfalla. – Lei non sapeva di essere Zhuāngzĭ. Di colpo si svegliò e lì era solidamente e senza dubbio, Zhuāngzĭ. Ma egli non sapeva se fosse Zhuāngzĭ che aveva sognato di essere una farfalla o una farfalla che sognava di essere Zhuāngzĭ. Tra Zhuāngzĭ e una farfalla ci […] continua a leggere
tag: allucinazioni zooptiche, delirio dermatozoico, Hermann Rorschach, metamorfosi teurgica, simbologia teriomorfa, Zhuangzi, zoopatia licantropica
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Proviamo qui ad esaminare cosa sono e come si collocano, nel contesto sociale, le automobili senza conducente, sistemi molto complessi chiamati in modo semplicistico «auto a guida autonoma dotate di intelligenza artificiale» in virtù della loro capacità di circolare fra le strade aperte al pubblico come se fossero condotte da umani. La loro presenza nelle città ha cominciato a sollevare diverse questioni di cui cercheremo di schematizzarne le principali implicazioni etiche verso l’ambiente e la società in cui interagiscono.
In primo luogo sorge la questione relativa alla loro costruzione: perché si è pensato di realizzare questi veicoli?
In secondo luogo è sorta la domanda che trova il suo nucleo nella definizione funzionale: questi veicoli sono autonomi?
In terzo luogo, se sono autonomi, sono responsabili del loro comportamento?
In quarto luogo, agendo in modo intelligente essendo dotati di intelligenza artificiale, sono realmente intelligenti?
Infine, l’interrogativo più spinoso: queste macchine, dotate di potenti elaboratori, generano timori fra le persone le quali sospettano che un giorno non troppo lontano possano assume continua a leggere
tag: etica della macchine, intelligenza artificiale, veicoli senza conducente
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Postumano contemporaneo è un’opera aperta. Compiuto uno scatto in avanti, vegan è contemporaneo perché intempestivo nei confronti del proprio tempo, pretendendo anzi dal proprio tempo «di divenire futuro», di raggiungerlo, Caffo dice, «di ampliare le pretese dell’attualità verso quelle dell’utopia». Vegan è inattuale perché attuale è ciò verso cui stiamo andando. E si rifà al concetto di «anticipazionismo»: anticipare, accampare al qui ed ora ciò che ancora non esiste per prevederne lo scenario, nello specifico «per mostrare la potenza e l’applicabilità di un’idea rivoluzionaria». Vegan è quindi qualcosa di emblematico, l’immagine precorsa, dice Caffo, «di un futuro morale che impiegheremo secoli a raggiungere». continua a leggere
tag: filosofia animale, Leonardo Caffo, postumano contemporaneo, veganesimo
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L’ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale. Cesare Cantù, Attenzione! Riflessi di un popolano, 1871 L’ignoranza è una condizione perfetta. Ed è comprensibile che chi ne gode non voglia uscirne. Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 [postumo, 1997] De Quincey comprese che il compito della sua vita era l’evocazione dell’ombra. L’ombra conteneva in sé […] continua a leggere
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«Kircher e altri immaginano invece che nel centro del canale del Maelström, ci sia un abisso che entra nel globo terrestre per uscire in qualche altra lontanissima regione» (Poe, Una discesa nel Maelström) L’abime: «un monde inconnu» La letteratura occitanica moderna e contemporanea non si insegna in Italia. Rarissime le traduzioni. Questo dato di fatto […] continua a leggere
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Folletto: […] Gli uomini son tutti morti, e la razza è perduta. […] Gnomo: A ogni modo, io non mi so dare ad intendere che tutta una specie di animali si possa perdere di pianta, come tu dici. Folletto. Tu che sei maestro in geologia, dovresti sapere che il caso non è nuovo, e che […] continua a leggere
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1. Introduzione: una simbiosi antica Nella vastità del nostro percorso storico, il legame con il regno animale ha assunto una natura intricata e multiforme. Dal periodo preistorico fino all’epoca contemporanea, gli animali hanno occupato una posizione centrale all’interno del tessuto culturale, spirituale ed economico delle società umane. In tutte le loro manifestazioni e rappresentazioni, queste […] continua a leggere
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« Cuando despertó, el dinosaurio todavía estaba allí», si divertì a suggerire, con assolta brevità, Augusto Monterroso nel 1959, sfidando centinaia di semiologi e filologi a ricostruire la scena: chi racconta, chi si è svegliato, dove si trovano? ecc. Avrei potuto osare anche io, col titolo che ho scelto per questo ennesimo ritorno alle Sirene, […] continua a leggere
tag: animali, sirena, Ulisse
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«Aveva veduto nel sonno, o sognato…. Che diavolo era stato capace di sognare?… uno strano essere, un pazzo: un topazio. Aveva sognato un topazio: che cos’è, infine, un topazio?[…] E s’era involato lungo le rotaje cangiando sua figura in topaccio e ridarellava topo-topo-topo-topo» (C. E. Gadda, Quer Pasticciaccio brutto de la via Merulana)…. «Chi sono […] continua a leggere
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A) Il giorno della strage Le persone che avevano risalito dalla Versilia costiera le iniziali pendici delle Alpi Apuane si sentivano relativamente tranquille su quelle colline, in quanto le ritenevano quasi irrilevanti per gli eserciti alleati che fronteggiavano i reparti nazi-fascisti; inoltre, le suddette colline apparivano idonee a fornire una qualche sistemazione abitativa nelle sparse […] continua a leggere
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0Intellettuali e ricerca Ecco un libro che ci riporta, per argomento e linguaggio, a molti anni fa, quando il tema del lavoro dell’intellettuale dentro l’accademia universitaria e nella scuola media superiore era uno dei temi più indagati. Il Sessantotto e gli anni Settanta erano il momento di trasformazione e di riflessione più vivace e continuo […] continua a leggere
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La recente pubblicazione di Matteo Marcheschi, Storie naturali delle rovine. Forme e oggetti del tempo nella Francia dei Philosophes (1755 1812), Carocci editore 2023, ha un duplice campo di indagine: uno più circoscritto e documentatissimo, di carattere storico-filosofico, e uno più largo, che descrive un itinerario filosofico-teoretico. Il primo attraversa alcuni testi fondamentali della Francia […] continua a leggere
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Ho finalmente l’occasione e il pretesto per raccontarvi una favola tra arte, mito, trame antiche e contemporanee nei dipinti di una biblioteca dalla lunga storia. Ho scoperto per la prima volta a Milano, nel 2019, Il Ciclo di Orfeo, quando è stato presentato nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale: un gioiello dell’arte del Seicento, […] continua a leggere
tag: animali, arte, mito, mostra
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Questo che state per leggere è l’ultimo scritto di Giorgio Pedrocco. Giorgio ci ha lasciati a novembre del 2023. E’ stata una particolare figura di studioso che ha abbinato le competenze di storico e di chimico. Ha insegnato per trent’anni Storia delle innovazioni tecnologiche all’Università di Bologna. Tra i suoi primi lavori, tuttora di grande […] continua a leggere
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Da insegnanti precari non è raro vedere smorzato il proprio entusiasmo da neofiti con una sola (e per di più infelice) battuta di un collega, come quella che dà il titolo all’ultimo libro di Cinzia Dezi Qui non siamo al liceo classico (Book Tribu, 2023). A pronunciarla è il prof. Riporto, responsabile del dipartimento di […] continua a leggere
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Questo libro, dedicato alle figure dei Presidenti della Repubblica Italiana, si presenta con una impostazione insolita: infatti, inizialmente, delinea sinteticamente il ruolo concepito dai Costituenti per il Capo dello Stato; tratteggia, subito, l’assetto della Italia politica durante il periodo immediatamente post-bellico, correlandosi al quesito referendario su Monarchia o Repubblica; puntualizza, poi, le condotte dei personaggi […] continua a leggere
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Le invisibili (2024) è il terzo e ultimo romanzo di Elena Rausa, pubblicato da Neri Pozza, e segue le precedenti opere Marta nella corrente (2014) e Ognuno riconosce i suoi (2018), attraverso le quali la scrittrice si è guadagnata l’ammirazione del grande pubblico per le sue doti narrative. Il romanzo si presenta come un’opera stratificata […] continua a leggere
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Introduzione a. Panoramica Questo studio propone un’analisi delle biografie di artisti contemporanei (film e documentari) in ambito cinematografico, prendendo in esame una rassegna specializzata nel genere biopic, a partire dal titolo programmatico e mai cambiato: il Biografilm Festival. Inaugurata nel giugno 2005, la rassegna bolognese giungerà nel 2024 alla ventesima edizione. Fin dagli esordi ha […] continua a leggere
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Questo numero di “Bibliomanie” ospita, nella sezione “Didactica”, una sequenza di interventi dedicata alla Non Mai Conoscibile – cioè alla musica, così come la definì Alberto Savinio – e alle sue presenze, ma anche ai suoi ammanchi, alle sue distanze, ai suoi modi di restare inafferrabile e sfuggente al peso dei significati, degli oggetti e […] continua a leggere
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«Che il pensiero della musica non abbia mai abbandonato Savinio risulta, con tutta evidenza dalla frequenza e dai modi con cui essa si palesa nella sua opera letteraria.» Sulle orme di questa intuizione di Mila De Santis, leggendo le opere di Alberto Savinio con il filtro della musica, si rende evidente che per Savinio essa […] continua a leggere
tag: AlbertoSavino, letteratura, musica
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1. Introduzione. La musica è protagonista nell’opera e nella vita di Italo Svevo: lo stesso Svevo è un musicista dilettante e al suo violino dedica molte pagine affettuose e ironiche. Nei romanzi risuona la musica, in una fitta trama di riferimenti alla musica operistica, alla musica da camera, alle canzoni popolari e alle romanze da […] continua a leggere
tag: italo svevo, letteratura, musica
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1. Introduzione Si apre il sipario, la musica comincia, attrice della rappresentazione; anzi, protagonista, nonché regista e sceneggiatrice. Essa rapisce e travolge, è una forza incontenibile, che possiede e investe chi la ascolta; non è possibile addomesticarla, né provare a contenerla. Non è azzardato definire la musica come il grande tema che emerge nelle opere […] continua a leggere
tag: AlbertoSavino, Giorgio Vigolo, letteratura, musica
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1. Introduzione L’obiettivo di questa ricerca consiste nel comprendere se la sezione Mottetti all’interno del secondo libro montaliano possa celare un legame concreto con l’omonima forma musicale, e se tale rapporto possa svolgere una funzione semantica nel contesto non solo di singole liriche, ma anche dell’insieme dei componimenti di questa parte della raccolta. Sebbene Montale […] continua a leggere
tag: Eugenio Montale, letteratura, musica
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Il presente contributo, seguendo i suggerimenti e le sollecitazioni innescate dagli studi relativi alla contaminazione strutturale tra musica e romanzo, si propone di analizzare il romanzo calviniano Se una notte d’inverno un viaggiatore in relazione e confronto con i principi della composizione seriale, riferendosi in particolare al serialismo integrale proposto da Pierre Boulez. Per quanto […] continua a leggere
tag: letteratura, musica, Pierre Boulez
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La presente ricerca intende indagare la preminenza dell’elemento acustico e la tensione acusmatica nel testo di Rumori o voci di Giorgio Manganelli. Dopo aver ipotizzato il ruolo di “attrice in scena” della voce, si indaga il ritmo della sintassi manganelliana per mezzo delle riflessioni di Gillo Dorfles in Discorso tecnico delle arti, e degli studi […] continua a leggere
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1. Introduzione La predominanza dell’opticentrismo nella cultura occidentale ha da sempre esercitato una grande influenza nel modo di rappresentare il legame tra soggetto e mondo. Nella tradizione letteraria, la tendenza a enfatizzare la vista come strumento cognitivo primario e razionale, attraverso il quale gli esseri umani percepiscono e comprendono la realtà che li circonda, ha […] continua a leggere
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1. Camminare, scrivere, destrutturare. Non è difficile, per il lettore delle prime opere di Vitaliano Trevisan, constatare la presenza di un tratto stilistico ricorrente: la narrazione è in prima persona, in un monologo interiore costruito attraverso ripetizioni ossessive. Ricorrono, inoltre, le trascrizioni delle angosciose manie del protagonista, il tema del doppio-specchio, la fuga, l’invettiva politica, […] continua a leggere
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Attraverso l’analisi dei romanzi Stabat Mater (2008) di Tiziano Scarpa e Madrigale senza suono (2019) di Andrea Tarabbia, il presente saggio si propone di indagare le affinità tra l’attività della composizione musicale e quella della scrittura.
Nella prima parte si introduce l’argomento attraverso l’esempio paradigmatico del Doctor Faustus di Thomas Mann. Nella seconda parte si approfondiscono le modalità in cui sia la musica sia la scrittura si dimostrano in grado di tradurre l’interiorità umana e il mondo esterno, prendendo come esempio alcune scene di Stabat Mater. Nella terza e ultima parte, indagando le similitudini dell’attività artistica di Carlo Gesualdo, Igor’ Stravinskij e Andrea Tarabbia, si osservano le modalità in cui questi tre autori hanno reinterpretato la tradizione precedente, sia essa musicale o letteraria. continua a leggere
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«L’animale-uomo si è appropriato, nella notte dei tempi, del potere sugli animali, li ha addomesticati, schiavizzati, ma anche mitizzati o caricati di significati negativi. Al tempo stesso ha preso a raccontarli, a rappresentarli, a farne oggetto di scienza e di sapere», nonché di educazione. Non solo nella tradizione italiana, ma – si può affermare con […] continua a leggere
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Scritto dall’autrice con gli allievi della 2 A, Scuola Secondaria di Primo grado, Istituto San Giuseppe, Bologna Quest’anno ho avuto la possibilità di insegnare Geografia o meglio Geography (che secondo la metodologia CLIL prevede un’ora di geografia “standard” in italiano e una in inglese con insegnante madrelingua) nella scuola secondaria di primo grado e alla […] continua a leggere
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