Lo Stato contro l’opposizione: sorveglianza e controllo politico nell’Italia del secondo dopoguerra

Introduzione Alla fine della Seconda guerra mondiale e con lo scoppio della Guerra Fredda, l’Italia – paese di frontiera nel delicato equilibrio emerso dalla Conferenza di Yalta – avviò un intenso rafforzamento dei propri sistemi di intelligence, volto a garantire la sicurezza nazionale di fronte alle nuove minacce. Tra queste spiccavano l’acquisizione dell’arma nucleare da parte dell’Unione Sovietica nel settembre 1949, la conseguente rottura del monopolio americano sulla deterrenza nucleare e la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese nell’ottobre dello stesso anno . Dal punto di vista interno, inoltre, risultava particolarmente significativa la crescente forza del Partito Comunista Italiano, il più grande del mondo occidentale e un interlocutore di rilievo per Mosca. Al Pci si affiancavano alcune sigle sindacali e i numerosi movimenti e gruppi che, con ruoli e impostazioni eterogenei, ne condividevano l’orientamento politico, come ad esempio l’Unione donne italiane , l’Alleanza giovanile e i Partigiani della pace. Il controllo su queste forme di opposizione, attivato ... continua a leggere
tag: controllo statale, covert surveillance, Divisione Affari Riservati, opposizione politica, political opposition, sorveglianza, State control
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