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La rappresentazione del fenomeno mafioso nei media italiani e francesi dopo le stragi di mafia del 1992
di , numero 55, giugno 2023, Saggi e Studi

La rappresentazione del fenomeno mafioso nei media italiani e francesi dopo le stragi di mafia del 1992

Nel corso dei secoli gli avvenimenti legati alle mafie sono stati raccontati in maniera differente: immagini alle volte eroicizzate o martirizzate di vittime innocenti si sono spesso affiancate a quelle stereotipate delle mafie e dei mafiosi, diffuse dai media tradizionali - e non - e poi penetrate all’interno dell’immaginario collettivo. Fortemente influenzato da film e romanzi che «hanno contribuito a conferire alla mafia un’aura di sinistro splendore» - paradigmatico è il caso del film “Il Padrino” di Francis Coppola -, come scrive lo storico Marcello Ravveduto, l’immaginario delle mafie «è stato a lungo un racconto di un ectoplasma»: un’ombra che prende «consistenza» grazie allo specchiarsi nei media che, in un continuo di «rifrazioni e rimbalzi tra specchi diversi, costruiscono l’immaginario collettivo.» In questo contesto, nel «circuito autoreferenziale dei media», riprendendo l’antropologo Benedict Anderson, Ravveduto sottolinea come, anche nel caso della narrazione delle mafie, si sia di fronte a una «comunità immaginata» in cui gli «spettatori non cono... continua a leggere

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