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Il People’s Party: due scrittori, una piattaforma e tanti slogan per il futuro
di , numero 54, dicembre 2022, Saggi e Studi

Il People’s Party: due scrittori, una piattaforma e tanti slogan per il futuro

Daniel Aaron scrisse: «we in the 20th century have become more cynical about human perversity and can smile at the simplicity of progressive paradises» immaginati nel XIX secolo. La tesi di molti intellettuali (fra i quali Claeys Gregory e Raymond Trousson) è infatti che il XX secolo sia stato molto più vicino alle immaginazioni distopiche che alle immaginazioni utopiche dell’Ottocento. Per molti “occidentali” anche la “scoperta” dell’inconscio freudiano, oltre alle turbolente e globali vicende del Novecento, fece inclinare le creazioni letterarie in modo più netto verso le distopie (e le paure e le angosce che sono solo parzialmente reali e/o razionali). Ovviamente entrambi i tipi di narrazioni sorgono dal presente in cui si vive/va. Burrhus Skinner, Herbert Marcuse, Aldous Huxley e Lewis Mumford si chiesero quanto e come le utopie e le distopie fossero legate alla sociologia, alla psicoanalisi e all’economia che le aveva prodotte e che le produceva, ma non c’è dubbio che l’utopia e la distopia contribuiscono a loro volta e significativamente anche alla ... continua a leggere

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