Bibliomanie

La conquista dell’ombra: prigionia e isolamento ne L’incendiario di Palazzeschi
di , numero 59, giugno 2025, Saggi e Studi

La conquista dell’ombra: prigionia e isolamento ne <em>L’incendiario</em> di Palazzeschi

Michel Foucault, nel suo studio fondamentale sul Panopticon di Jeremy Bentham all’interno del saggio Sorvegliare e Punire, mette a fuoco un aspetto cruciale del meccanismo architettonico e disciplinare ideato dal filosofo inglese: la costante visibilità del detenuto — che non può invece mai sapere se sia effettivamente osservato oppure no — si realizza a scapito di un secolare strumento punitivo, l’oscurità. Questa diviene infatti in qualche modo un rifugio per il carcerato, proprio perché interrompe il principio di visibilità permanente che sta alla base del Panopticon, rompendo al contempo il meccanismo che mantiene il detenuto nella costante incertezza di essere sorvegliato: coperto dalle tenebre, il recluso sa di essere al riparo dallo sguardo dei suoi repressori. Insomma, il principio della segreta viene rovesciato; o piuttosto, delle sue tre funzioni — rinchiudere, privare della luce, nascondere — non si mantiene che la prima e si sopprimono le altre due. La piena luce e lo sguardo di un sorvegliante captano più di quanto facesse lâ... continua a leggere

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Isolamento, quarantena, controllo. I tre grandi baluardi della risposta istituzionale alle epidemie dalla peste al Covid-19
di , numero 53, giugno 2022, Saggi e Studi

Isolamento, quarantena, controllo. I tre grandi baluardi della risposta istituzionale alle epidemie dalla peste al Covid-19

Per secoli l'unico modo per tenere sotto controllo le ricorrenti incursioni di malattie epidemiche e limitarne la diffusione è stato quello di mettere in campo un sistema complesso e articolato di quarantene, cordoni sanitari, isolamento degli infetti in lazzaretti, fumigazione e disinfezione, regolamentazione e controllo delle categorie sociali a rischio. Esso era il frutto di una lunga elaborazione cominciata nelle città italiane durante la terrificante epidemia di peste nera del 1347-48, portata da equipaggi contagiati dalle navi provenienti dalla Crimea e approdate in quel mare epidemico che era il Mediterraneo. Dalla città di Messina, il contagio aveva serpeggiato per l’Italia decimando la popolazione di potenti città-stato come Firenze, Pisa, Venezia, Genova che persero circa 1/3 dei loro abitanti. La peste aveva tutti i crismi per incutere terrore: la brevissima incubazione, la capacità di diffusione rapidissima, l’acuzie del quadro clinico (febbre, dolori, tosse, emottisi, tumefazioni linfoghiandolari), la prognosi inesorabile quando la forma era quella d... continua a leggere

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