Bibliomanie

Federica Gatti

Federica Gatti è nata a Pavia ma ha origini napoletane da parte di madre. Si laurea alla Statale di Milano in storia contemporanea e si sposta poi a Ferrara per laurearsi con il massimo dei voti in culture e tradizioni del medioevo e rinascimento. Nel 2019 si reca a Parigi per condurre delle ricerche ai fini di tesi; gli studi e le esperienze a stretto contatto con diverse realtà hanno definito negli anni il suo senso estetico e la passione per tutto ciò che è storia e arte. Ha scritto articoli per alcune testate giornalistiche e partecipato all’organizzazione di diverse iniziative di carattere storico con ospiti nazionali e internazionali; ha collaborato e collabora con istituti storici di rilievo come la Rete degli Istituti Parri, fondazioni, enti pubblici e associazioni culturali. Parallelamente alla ricerca storica, svolge attività di tutorato alla Statale di Milano in qualità di esperto esterno e realizza progetti di innovazione culturale, sociale e tecnologica. Lo scorso ottobre ha conseguito il master di secondo livello in comunicazione storica presso l’Università di Bologna.

Le mani sulla città. Una spietata denuncia della Napoli del laurismo.
di , numero 56, dicembre 2023, Saggi e Studi

Le mani sulla città. Una spietata denuncia della Napoli del laurismo.

«E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: cercare di essere onesti, prima di tutto, la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo, se c’è qualcuno che dà scandalo, se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!» Presidente della Repubblica Sandro Pertini, 1983 Alla fine del secondo conflitto mondiale l’Italia versa in gravissime condizioni: è un Paese distrutto, materialmente e moralmente; bisogna ricostruire l’economia ma anche le istituzioni democratiche dopo l’avvento del fascismo, l’armistizio dell’8 settembre 1943 e il cons... continua a leggere

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Cozze amare. Napoli e i giorni del colera
di , numero 53, giugno 2022, Saggi e Studi

Cozze amare. Napoli e i giorni del colera

Dall’alba dei tempi, e ancora oggi, le epidemie sono parte integrante delle vicende umane, ne segnano irrimediabilmente il corso, portando cambiamenti radicali e talvolta imprevedibili. Tra esse il colera, nei suoi circa 200 sierotipi di vibrione, è stata fin dall’antichità forse tra le più devastanti, in particolare per la città di Napoli. Anche per questo, l’infezione è stata oggetto di studio approfondito da prospettive assai disparate, non solo dal punto di vista medico-scientifico, ma anche per le conseguenze economiche, demografiche, sociali, religiose e culturali che ha generato nella città partenopea. Il colera è una malattia del tratto intestinale, caratterizzata dalla presenza di diarrea profusa, spesso complicata con acidosi, ipokaliemia e vomit... continua a leggere

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