Bibliomanie

1946, il laboratorio elettorale. Manifesti e volantini dei partiti di massa italiani all’alba della Repubblica
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

1946, il laboratorio elettorale. Manifesti e volantini dei partiti di massa italiani all’alba della Repubblica

«Mentre il comizio rappresenta la temporanea conquista sonora degli spazi pubblici, i manifesti costituiscono una forma di occupazione ben più longeva, che modifica l’arredo urbano e ridefinisce con i propri colori e simboli l’aspetto delle città.» Nel corso di quella che Maurizio Ridolfi ha definito la «lunga campagna elettorale››, le città sono state oggetto di una massiccia diffusione di manifesti e volantini elettorali, in una dimensione quantitativa inedita rispetto al passato. La loro affissione su tutti gli edifici cittadini, dai monumenti storici alle abitazioni, passando per le Università e per i parchi, ha contribuito a ridefinire l’aspetto urbanistico di ogni città. In particolare, nei momenti immediatamente antecedenti le elezioni la «propaganda spicciola››, la forma semplice di propaganda basata sulle scritte murali e l’affissione di giornali di partito nei luoghi più frequentati, ha trovato le sue massime applicazioni sul suolo cittadino. È questo lo scenario ripreso e descritto nelle fotografie ... continua a leggere

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