Bibliomanie

Riforma e timori. Scarne riflessioni a posteriori
di , numero doppio 46/47, luglio 2018/giugno 2019, Note e Riflessioni

Riforma e timori. Scarne riflessioni <em>a posteriori</em>

La celebrazione dei 500 anni dalla Riforma protestante del XVI secolo poteva essere una grande occasione di riflessione. Perché un evento del genere contribuì in maniera così forte a forgiare una nuova civiltà? Cosa ci fu di così strategico da incidere in maniera così profonda in coloro che si aprirono alla Riforma? Il 2017 poteva offrire l’occasione di una riflessione profonda non solo in chiave religiosa, ma anche in chiave culturale. Le celebrazioni risentono sempre del clima culturale del tempo e quelle che si sono succedute al 1517 (1617, 1717,1817, 1917) sono state l’inevitabile riflesso del condizionamento dei vari periodi. Cos’è accaduto nel 2017? Sembra evidente che,in campo religioso,si siano ingrossati alcuni filoni convogliati poi in un fiume unico. C’è stato l’affluente della neutralizzazione praticato dal cattolicesimo romano; quello della relativizzazione incarnato dal protestantesimo storico; quello della banalizzazione vissuto dal protestantesimo risvegliato. Questi diversi affluenti sono sfociati... continua a leggere

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Contro Epitteto. Pascal e la virtù imperfetta
di , numero doppio 46/47, luglio 2018/giugno 2019, Saggi e Studi

Contro Epitteto. Pascal e la virtù imperfetta

Per indicare il vasto fronte di resistenza alla cultura classica, sorto in Francia alla metà del Seicento, si è talvolta parlato di «antiumanesimo cristiano». In molti ambienti gallicani la fine del 1640 – data della comparsa sul mercato editoriale dell’Augustinus di Cornelius Jansen, pubblicato postumo a Lovanio dall’allievo Jacobus Zegers, – avrebbe infatti sancito l’inizio di una stagione fortemente critica nei confronti della rinascita neolatina dei decenni precedenti, nonché verso la ben consolidata tradizione umanistica rinascimentale. In tale distacco, è chiaro, Port-Royal ebbe un ruolo decisivo. Promotrice di un’ortodossia agostiniana rigorosa, oltre che rappresentante di una Chiesa trionfante e retributiva, l’abbazia si impegnò in modo durevole ad annullare il lascito del patrimonio/monumento antico in fatto di valori universali propri della saggezza umana, e a distinguere, isolandolo, il messaggio evangelico dagli altri insegnamenti morali pagani. Enunciata in questi termini, la discrepanza assunse un carattere prioritario anche nella riflessione di Pascal. Qui si tratterà, allora, di ... continua a leggere

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