Bibliomanie

Nikos Kazantzakis e la Commedia di Dante
di , numero 35, gennaio/aprile2014, Note e Riflessioni

Nikos Kazantzakis (1883-1957) riteneva Dante uno dei suoi maestri e gli riconosceva il merito di aver nutrito e plasmato il suo spirito. Nel 1934 rende omaggio al padre della lingua italiana pubblicando, ad Atene, la traduzione in versi della Commedia e la dedica alla memoria di un altro grande scrittore greco, Angelos Sikelianòs (1884-1951), che viene definito da Kazantzakis, riprendendo l’espressione di Dante nel XXVI canto del Purgatorio, “il miglior fabbro del parlar materno”. A indicare la difficoltà dell’impresa, lo scrittore greco, in fondo alla pagina precedente il Prologo, riportava parole di Dante stesso, tratte dal Convivio (I,VII): “E però sappia ciascuno, che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può della sua loquela in altra trasmutare senza rompere tutta sua dolcezza e armonia”. Segue un’immagine di Dante presa da un’edizione tedesca della Commedia risalente al 1862. Internazionalità del grande autore greco, internaziona... continua a leggere

torna su

Ritratto di Nikos Kazantzakis
di , numero 22, luglio/settembre 2010, Note e Riflessioni

L’autore di Zorbas fu inizialmente indirizzato alla carriera giuridica e non a quella di romanziere o giornalista. Fu il padre a guidarlo verso tale scelta, dopo averlo educato all’amore e al rispetto per la libertà. In seguito della repressione avvenuta a Creta nel 1889, il padre, Capitan Michalis, prese per mano il figlio adolescente, lo portò davanti ai corpi dei patrioti cretesi, giustiziati dai Turchi e abbandonati appesi al grande platano della piazza centrale di Iraklion, e quindi lo sollevò, affinché potesse baciare i piedi degli eroi rappresi nel ghiaccio della morte ... continua a leggere

torna su