Bibliomanie

Arthur Rimbaud Illuminations trad. e commento di A. Marchetti
di , numero 20, gennaio/marzo 2010, Letture e Recensioni,

Come citare questo articolo:
Lorenzo Tinti, Arthur Rimbaud Illuminations trad. e commento di A. Marchetti, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 20, no. 14, gennaio/marzo 2010

In Adriano Marchetti, l’annosa frequentazione della letteratura francese pare prediligere quei luoghi di essa in cui gli istituti che la costituiscono – e in primis la lingua – generano e insieme patiscono l’urgenza di ridefinirsi, in un incontenibile empito di fondazione e di liquidazione. Gli autori del suo canone (Maurice de Guérin, Arthur Rimbaud, René Char, Max Loreau, Simone Weil, ma anche figure ibride, tra scrittura creativa e scrittura critica, come Jean Paulhan o Suzanne Lilar) lo dimostrano: l’audacia espressiva e sperimentativa, la fulminea simultaneità dell’evocazione, il superamento della distinzione tra denotazione e connotazione, «la materialità del testo, sonora e scritturale» come invenzione del «processo della propria formazione» sono i caratteri che sembrano orientarne la scelte ermeneutiche

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