Bibliomanie

Elena Grammann

Elena Grammann è nata a Reggio Emilia. Dopo il conseguimento della maturità classica si è trasferita a Münster in Westfalen dove ha studiato germanistica e romanistica laureandosi con lode con una tesi su Hermann Broch. Dopo il suo rientro in Italia ha insegnato tedesco e francese in licei linguistici di Lugo (RA) e Reggio Emilia. Si interessa di comparatistica e narrativa novecentesca e contemporanea, italiana e non. È autrice del blog di ispirazione proustiana Dalla mia tazza di tè.

D’un phare l’autre. Vagabondaggi letterari per mare e per terra
di , numero 58, dicembre 2024, Note e Riflessioni

<em>D’un phare l’autre</em>. Vagabondaggi letterari per mare e per terra

Se il tema sono i fari in letteratura, il primo titolo che ci viene in mente – oltre, si capisce, a To the lighthouse – è Les Phares, sesto componimento di Spleen et Idéal: undici quartine dedicate a giganti della pittura europea. Leonardo, Rembrandt, Delacroix e gli altri sono, per Baudelaire, i Fari: coloro che hanno via via illuminato porzioni della condizione umana e, passandosi il testimone attraverso i secoli, ne hanno delineato le forme ribelli, tormentate o estatiche: “oppio divino per i cuori mortali”. Baudelaire si attiene dunque, per i fari, al loro effetto sull’esterno – potremmo dire, con espressione sobriamente tecnica, sull’utenza: effetto di illuminazione, disvelamento dalle tenebre, r... continua a leggere

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Futuro parcellizzato. Distopie della disgregazione in due narratori europei contemporanei
di , numero 54, dicembre 2022, Note e Riflessioni

Futuro parcellizzato. Distopie della disgregazione in due narratori europei contemporanei

Come si vivrà in un futuro più o meno prossimo? Le belle lettere sembrerebbero relativamente ottimiste: certo, gli sconvolgimenti geopolitici e climatici saranno massicci, tuttavia si vivrà – magari un po’ peggio di adesso ma neanche troppo. Nulla che ricordi il McCarthiano La strada per intenderci. L’angoscia, eventualmente, è più sottile. Mi riferisco all’ultimo romanzo dell’austriaco Christoph Ransmayr: Il maestro della cascata, Feltrinelli 2022, e al romanzo Telluria (2013), del russo Vladimir Sorokin. Di Telluria non esiste traduzione italiana mentre è disponibile in tedesco, francese e inglese. Io ho letto la traduzione tedesca. Ci si potrebbe chiedere innanzitutto che cosa accomuni due scrittori nati en... continua a leggere

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