Bibliomanie

Il vocabolario: questo sconosciuto compagno di scuola
di , numero 3, ottobre/dicembre 2005, Didactica

Nella mia esperienza d’insegnamento - per quanto breve - ho potuto constatare più volte la difficoltà che gli studenti trovano nell’usare il vocabolario, strumento che invece di essere, come dovrebbe, il miglior "amico", il "compagno fidato" delle guerre della traduzione, diventa un “nemico”, qualcosa da cui guardarsi, fonte spesso di errori e di lunghe inutili ricerche. I motivi di questo atteggiamento sono certo molteplici, ma di fondo mi pare ci sia la totale disabitudine già all’uso del vocabolario di italiano, un vero “sconosciuto”. Saranno i limiti imposti al “peso-libri”, i “tetti di spesa”, o più banalmente la sempre maggiore pigrizia degli studenti, stimolata dall’uso del computer e del suo deleterio correttore automatico, sta di fatto che quasi nessun ragazzo adopera più il vocabolario, neppure quando in classe deve sostenere la prova di italiano. ... continua a leggere

torna su

Alcune considerazioni sulla vexata quaestio di Cicerone filosofo
di , numero 1, aprile/giugno 2005, Note e Riflessioni

Spesso si è rinfacciato a Cicerone di non essere un filosofo ma soltanto un mero “fur” di idee altrui: invero, si tratta di un’accusa falsa già nelle sue premesse stesse, giacché il nostro autore non ha mai voluto essere un filosofo, almeno nel senso pieno di “fondatore di un pensiero filosofico”; lo fu invece nel senso etimologico primo del vocabolo greco, ovvero “appassionato di sofia” e grande estimatore del suo alto valore nella formazione dell’homo e dell’humanitas. ... continua a leggere

torna su