Bibliomanie

Chi ha paura del Codice da Vinci?
di , numero 6, luglio/settembre 2006, Note e Riflessioni,

Come citare questo articolo:
Lorenzo Tinti, Chi ha paura del Codice da Vinci?, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 06, no. 6, luglio/settembre 2006

Un noto adagio, non esente da certo malevolo snobismo, sostiene che la difficoltà di scrivere un bestseller consista nell’indovinare il cattivo gusto della gente comune. Né il tanto abusato rapporto inversamente proporzionale tra la quantità degli estimatori e la qualità del prodotto è privo di fondamento. Per quanto concerne l’esperienza estetica, poi, da quando l’arte ha perduto la propria ovvietà (per dirla con Adorno), parrebbe degno di credito solo ciò che è capace di épater les bourgeois, soddisfacendo per converso la schifiltosità di conventicole ristrette ed esclusive.

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